Il lockdown e il COVID19 – Come ricominciare nel modo più sereno e felice

Certamente non eravamo pronti. Non potevamo sapere cosa sarebbe successo. E in un tempo brevissimo, abbiamo preso le distanze gli uni dagli altri. Il lockdown e il COVID19. Sappiamo tutti com’è andata.

Il lockdown imposto dalle autorità per contrastare il virus SARS-CoV-2 – più noto come COVID19 – ha indotto le persone a tantissimi cambiamenti. L’introduzione delle mascherine, la disinfezione ripetuta delle mani, l’attenzione a non toccarsi naso, bocca e occhi, l’uso dei guanti. Il limitare gli spostamenti all’approvvigionamento dei beni di prima necessità, lo starsene a casa dei bambini senza poter giocare con i loro amici. Il blocco parziale dell’istruzione, il boom delle comunicazioni – per lavoro, amicizia e studio – tramite Smart Working e videochiamate su Skype, Teams, Zoom e così via. Ma più di tutto, in quel momento ci siamo accorti di quanto diamo sempre per scontato: la vicinanza, l’importanza del contatto fisico, di un abbraccio. Ciò che in fondo, ci rende più umani del resto.

Il lockdown in Italia è durato circa due mesi. In quei 60 giorni ad ognuno di noi è successo qualcosa: posti nella nostra solitudine – chi più chi meno ovviamente – abbiamo riflettuto. Abbiamo avuto l’obbligo quasi forzato da parte della Vita di guardarci dentro – o appena a fianco. E così abbiamo dovuto convivere con ciò da cui spesso – a volte – fuggiamo via. Sto parlando di convivere con noi stessi.

Abbiamo vissuto l’estate con regole più morbide. Siamo quindi tornati in giro anche se con le stesse regole sopracitate: mascherine e distanza. Non una stretta di mano. Non una vicinanza, se non tra “congiunti”. Fino ad adesso, momento in cui sembra che una seconda ondata di contagi stia colpendo l’Italia – seppur più blanda.

Nella speranza che presto lo spettro del lockdown e il COVID19 termini, molti continuano ad avere un grande peso che li accompagna: la paura. Come mai tutto questo?

Gli esseri umani sono poco abituati a stare con se stessi, presi come sono dalla frenesia dei tempi moderni. Inseguono modelli e comportamenti, programmi o impegni scanditi dai ritmi sempre più rapidi degli smartphone. Sovente capita che se ci si ferma, il panico sopraggiunge, o altrimenti la noia. Sapete cosa hanno a che fare panico e noia con la paura?

La paura è una frequenza che per l’appunto divide, dai tempi antichissimi dello Yoga è ben nota la sua qualità isolante. E da essa si generano tra le varie forme di distanza sociale, anche quella del panico – fuga dagli altri – e della noia – lontananza dagli altri.

Quanta gente attorno a noi ormai sta a casa davanti alla TV, preferendo uscire poco, rimanendo nel proprio guscio?

Un solo modo abbiamo per contrastare tutto questo, fintanto che l’emergenza non verrà dichiarata conclusa. La soluzione, sta nella creatività e nel contatto umano.

Creatività: disegnate, scrivete, dipingete, cucinate, fate dolci, fate lavori fai-da-te, date sfogo alla fantasia!

Contatto umano: il più possibile, cerchiamo di condividere gioia con coloro che ci circondano, anche tramite le piattaforme digitali. L’importante è non restare soli più del dovuto: cerchiamo lo stare con noi stessi, ma non scordiamoci di stare nel mondo.

Alcuni spunti pratici sono riportati nei miei primi libri “Il Sentiero per la Felicità” e “L’Artista della Felicità“, mentre per informazioni vi invito a cliccare qui.

Solo così avremo veramente battuto il lockdown e il COVID19.

La Vita signori miei, è l’insieme delle cose che ci fanno stare bene e che ci permettono di condividere questa gioia con gli altri. Da troppi secoli è stato chiarito questo dalle grandi menti della Terra, per poter fare orecchie da mercante.

Non crogioliamoci nell’ozio. Cerchiamo piuttosto l’Unione.

Ricordando a tutti che Yoga deriva da Yug, che significa proprio Unione.

Un abbraccio, e che la Luce vi benedica.

Andrea

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